Arsita è un comune della Provincia di Teramo, in Abruzzo.
Il patrono, San Nicola da Tolentino, si festeggia il 10 settembre.
Frazioni: elenco in fondo alla pagina.
Confina con i comuni di Bisenti, Castel del Monte (AQ), Castelli, Farindola (PE), Penne (PE).
Rientra nell'area del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Si trova nell'alta valle del Fino.
È un piccolo e compatto centro posto sul versante est del Gran Sasso.
Nel suo territorio ad alta quota predominano boschi di faggi e di querce.
Sono da vedere la chiesa di Santa Vittoria, alcuni palazzi e i ruderi del castello di origine medievale.
Nei dintorni è da visitare l'antico mulino ad acqua "Di Francesco", sul fiume Fino, lungo l'antico "Sentiero dei mulini".
Nei pressi dell'Inferno spaccato" è possibile frequentare una moderna e attrezzata palestra di roccia.
II paese è di origine altomedìoevale.
Fino al 1906 era denominata Bacucco, nome ancora spesso usato nel dialetto locale.
Il vecchio nome Bacucco, secondo il Sorricchio, deriverebbe da Bacuccum ossia da Bacco.
Il nome di Bacucco fu cambiato nell'attuale Arsita nel 1905 in seguito ad una relazione del 3 settembre 1905, agli atti del Consiglio Provinciale di Teramo.
Il nome di Arsita compariva già in alcuni documenti precedenti: ad esempio nel 1787 nella descrizione della zona redatta per ordine del Re; oppure nelle citazioni che Vincenzo Bindi riporta nel suo Necrologio Atriano pubblicato su Monumenti archeologici dove si parla di Berardus Raineij Arsete e di Reynerij Arsete.
Vi sono documenti che attestano il possesso degli Acquaviva nel periodo nel XII secolo.
Nel 1481 il Re Ferdinando donava Bacucco all'Università di Penne, confermando la donazione fatta da suo figlio Alfonso di Calabria, quale ricompensa per i danni subiti per essere stata fedele al Re.
Poi fu degli Orsini, e di Carlo de Frigis che lo vendette nel 1583, insieme al contado di San Valentino, di cui faceva parte, a Margherita d'Austria Farnese.
Nel 1486 il castello di Bacucco torna alla città di Penne.
L'Università di Bacucco fu per secoli indipendente ma nel 1806 venne unita al Circondario di Penne.
Contro l'invasione francese sulle montagne di Farindola si era formata una banda di insorti, i briganti, che saccheggiarono i paesi di Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Castel Castagna e Castelli, quindi Bacucco e Civitella Casanova.
Il giorno 8 marzo 1807 la Commissione Militare condannò a morte il brigante Donato di Agostino di Bacucco, eseguendo la condanna il giorno successivo in una località tra Bisenti e Bacucco.
Il cadavere, come quello degli altri afforcati, fu lasciato appeso all'albero per tre giorni.
Alla fine di maggio 1807 i briganti, ossia gli insorti contro l'invasione francese, assalirono e depredarono Bacucco portando via parecchi giovani per aggregarli alle proprie forze.
Nel luglio 1807 il capobrigante Antonio Priore uccise Vieti, arciprete di Bacucco.
Il Giustiniani informa che ai primi dell'Ottocento a Bacucco scaturiva un'acqua che guariva la rogna e il mal di fegato.
Il flusso dell'acqua non era perenne.
Personalità legate ad Arsita
Eventi e tradizioni
17 gennaio, festa di Sant’Antonio con rappresentazione burlesca delle tentazioni del Santo nel deserto;
2a domenica di agosto, sagra del "coatto", tradizionale piatto a base di carne di pecora.
31 ottobre, la sera: Il capodanno delle stelle
Frazioni: Cacciafumo, Collemesolo, Figliolarsita, Pantane, Valleiannina.
Vedi anche: Arsita 2