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Raiano è un comune della Provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

Il patrono, San Venanzio, si festeggia il 18 maggio.

Confina con i comuni di Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Corfinio, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Pratola Peligna, Prezza, Vittorito.

Sorge a 390 m s.l.m. nella parte occidentale della Valle Peligna, sul tracciato dell'antico Tratturo Celano - Foggia.

Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, ci offrì una famosa tripartizione delle genti peligne e dei loro territori: "Paelignorum Corfinienses, Superequani et Sulmonenses".

Per la sua collocazione geografica, alla destra della valle scavata dal fiume Aterno, Raiano ricade nel territorio dei Corfinienses a soli 3 km dai resti dell'antica città italica di Corfinium.

È posto al margine occidentale della Piana di Corfinio.

Il monumento più importante è l'ex convento francescano: sono da vedere gli affreschi settecenteschi del chiostro, e l'interno della chiesa, con begli altari lignei barocchi.

Fuori dell'abitato, nelle spettacolari Gole di San Venanzio, a cavaliere del fiume Aterno e sovrastato da una parete rocciosa, si erge l'antico Eremo di San Venanzio con all'interno della chiesa, bel gruppo in terracotta del XVI secolo raffigurante il Compianto di Cristo.

Sul suo territorio esisteva un insediamento in età romana.

Al I secolo d.C. risalgono i resti di un acquedotto scavato nella roccia, lungo il corso del fiume Aterno, che portava l'acqua alla città di Corfinio.

Le prime notizie dell'attuale abitato risalgono al Medioevo.

Fu feudo di varie famiglie; nel tardo Settecento apparteneva ai Recupito.

Sulla collina del Castellone, sorse nel medioevo la Villa Ragiani o Castrum Radiani, la cui prima notizia certa risale nell'anno 872 d.C.

Questo primo nucleo abitato, che nel X secolo ospitò per breve tempo gli imperatori Ottone I ed Ottone III, seguì per tutto il medioevo le vicende feudali del circostante territorio e del Regno Meridionale, soggetto alle successive monarchie Normanna, Sveva, Angioina, Aragonese, rivestendo però notevole importanza a causa della sua posizione strategica e di presidio nord occidentale della Valle Peligna lungo il tracciato del vecchio Tratturo Celano-Foggia e l'antica via Tiburtina Valeria.

Il vecchio centro fu abbandonato nella seconda metà del XV secolo in seguito ad eventi tellurici, ad uno di questi forti terremoti è legata la formazione del lago detto "Quaglia".

I suoi abitanti tornarono ad insediarsi più a valle, su una modesta altura ai margini della via Consolare nel punto in cui da essa si separa il Tratturo: nasce così l'insediamento ancor oggi chiamato Raiano Vecchio, "Rajane Uiécchie", espressione attestata in documenti del 1731, coincidente con l'attuale quartiere Sant’Antonio, dal nome dell' antica chiesa ivi esistente dedicata a Sant'Antonio abate, compatrono di Raiano.

Sui vicinati stretti ed irregolari, a causa delle gradinate esterne di ingresso alle case, cosiddette Bajitte, si affacciano alcuni palazzi nobiliari ascrivibili, nella loro forma attuale, a dopo il terremoto del 1706.

La popolazione di questo borgo si aggirava nel 1532, secondo ricerche di Benedetto Croce, intorno a 800 abitanti, con una punta massima di 1600 abitanti nel 1648.

L'espansione del paese sulla pianura circostante si svolse dapprima in prossimità del vecchio nucleo abitato, attorno a costruzioni preesistenti come l'attuale Torre dell'Orologio e la quattrocentesca chiesa di Santa Maria, poi divenuta l'attuale Chiesa Parrocchiale Santa Maria Maggiore, per poi seguire le direttrici della via Tiburtina e dell'antico Tratturo, ai margini dei quali sorsero nel '600 i due conventi dell’Ordine dei Francescani, il primo dei Padri Osservanti Minori detti Zoccolanti, odierna sede del municipio, il secondo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini.

Intorno a queste fondamentali vie di comunicazione e di commercio si svolge il successivo sviluppo urbano di Raiano, paese oggi non più arroccato e chiuso in sé stesso ma aperto ai fermenti culturali più vivi della società contemporanea.

Personalità legate a Raiano

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Benedetto Croce

Enrico Carfagnini

Gino Marinacci

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Tonino Benni

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Eventi e tradizioni

Giugno: sagra delle ciliegie

"Premio Eugenio Benni", concorso di fumetti

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