Orsogna è un comune della Provincia di Chieti, in Abruzzo.
Il patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.
Frazioni: elenco in fondo alla pagina.
Confina con i comuni di Ari, Arielli, Canosa Sannita, Castel Frentano, Filetto, Guardiagrele, Lanciano, Poggiofiorito.
Aderisce all’Associazione Nazionale Città del vino.
Fa parte dell'Unione dei Comuni della Marrucina.
Nell'abitato, in gran parte moderno, emerge la parrocchiale di San Nicola, di bella architettura tardobarocca, iniziata nel penultimo decennio del XVIII secolo su progetto del ticinese Giovanni Antonio Fontana, ultimata nella facciata dopo la metà dell’800, e poi di nuovo restaurata in seguito ai danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale.
Fuori del paese è da visitare il convento dell'Annunziata, con il refettorio che conserva affreschi risalenti al XVII secolo, compreso all'interno del Parco Territoriale Attrezzato dell'Annunziata.
È rinomata per la Festa dei Talami, secolare sfilata di quadri biblici viventi, che si tiene ogni anno la mattina del lunedì dopo Pasqua e la sera di Ferragosto.
La città di Orsogna è stata insignita della Medaglia d'argento al merito civile per il valore dimostrato durante la Seconda guerra mondiale.
«Piccolo comune, occupato per la posizione strategicamente favorevole da un Comando dell’esercito tedesco impegnato a bloccare l’avanzata alleata verso il nord, fu oggetto di numerosi e violenti bombardamenti che procurarono la totale distruzione del centro abitato.
Numerosi furono i cittadini che risultarono dispersi, che persero la vita fucilati a seguito della spietata rappresaglia tedesca o dilaniati dalle granate e dalle mine collocate sul territorio. I sopravvissuti, col ritorno della pace, affrontarono con fierezza la difficile opera di ricostruzione.»
Orsogna pare derivare il nome dal nome arcaico di una sua contrada sita nella Valle del Moro presso l'abitato, la contrada Rissogna, vale a dire l'odierna contrada Fraia.
Secondo la leggenda nei pressi dell'abitato vivevano degli orsi, come attesta lo stemma.
Anticamente il paese abruzzese era popolato prevalentemente da contadini, ma vi erano anche dei vasari, dato che il terreno circostante all'abitato è argilloso.
Questi artigiani lavoravano in grotte sotto la rupe rivestita di calanchi del paese, in posizione favorevole protetta dal freddo invernale.
Oggi le grotte degli artigiani sono quasi del tutto abbandonate dal periodo delle 2 guerre mondiali, ma in molte grotte sono rimasti resti di lavorazione di terracotta.
Nel 1511 è menzionato per la prima volta col i toponimo “Ursonia”.
Compare poi in documenti dei primi decenni del XIV secolo come “ Ursugna” e “Ursungia”.Feudo degli Orsini nel Quattrocento, successivamente appartenne ai Colonna.
L'antico abitato, già seriamente i danneggiato dal terremoto del 1881, è stato poi in gran parte distrutto nel corso dell'ultimo conflitto bellico.Nel 1881 terremoti di notevole intensità colpirono Orsogna. Una forte scossa si verificò alle ore otto del 10 settembre colpendo anche Lanciano, Castel Frentano, Ortona, San Vito, Francavilla e luoghi limitrofi.
Numerose furono le scosse successive tra il 10 e l'11 settembre 1881, il 13 e il 22 novembre e l'11 febbraio 1882. Orsogna subirà ingenti danni, con numerosi morti e feriti.Esplicativa la cronaca scritta di Beniamino Costantini, allora studente, presente a Orsogna durante il sisma.
Monumenti e luoghi d'interesse
• Gli edifici religiosi:
o La chiesa madre o chiesa di San Nicola
o La chiesa di San Rocco
o Il convento francescano
• La statua di Raffaele Paolucci. È sita nella piazza principale. È stata realizzata da Nicola D'Antino. È stata inaugurata il 25 maggio 1967. Anni fa, la statua di Raffaele Paolucci è stata spostata in un altro punto della piazza, per volere delle cariche comunali, per la costruzione di un parcheggio.
• Viali alberati e parchi:
o la pineta,
o viale Raffaele Paolucci;
o il Parco della Rimembranza: anticamente contava un albero per ogni caduto in guerra ed era sito presso il tratturo che dà a nord-ovest al centro abitato e alle villette presso la pineta... Causa la non recinzione e la non sufficiente cura di questo parco e la noncuranza dei passaggi di greggi durante la transumanza rovinarono irreparabilmente il parco.
Il parco venne trasferito nel 1926 perciò in un vecchio cimitero abbandonato nei pressi. Vennero ripiantati degli altri alberi che presero il posto delle precedenti piante e, forse, dei precedenti loculi e tombe del diroccato cimitero abbandonato. Il nuovo parco fu opera di Raffaele Paolucci tranne una croce, opera di Pietro Canonica. L'inaugurazione del nuovo parco venne fatta col patrocinio dell'allora principe Umberto di Savoia.
• Il quadro della "Figlia di Iorio". Il quadro fu dipinto da Francesco Paolo Michetti. Il quadro vinse il primo premio alla biennale di Venezia del 1895. Secondo alcuni studiosi il quadro fu dipinto nello studio dell'artista a Francavilla e non ad Orsogna come sostengono molti altri. Per il personaggio di Mila di Codra, protagonista femminile dell'omonima opera di Gabriele D'Annunzio, posò, come modella, l'allora diciannovenne Giuditta Saraceni, mentre, per Aligi, il protagonista maschile della stessa opera dannunziana, posò un contadino, forse della zona.
• La Torre di Bene. Forse è stata ricostruita dal proprietario da cui prende il nome nel XIX secolo su ruderi preesistenti di una torre medievale danneggiata dalla guerra. Vi soggiornarono il pittore Michetti e lo scrittore D'Annunzio. È stata restaurata nel 1994. Attualmente è sede di diverse mostre.
• Il monumento ai caduti. Fu costruito nel 40º anniversario delle devastazioni della II guerra mondiale ad Orsogna. È in bronzo. Raffigura dei personaggi stilizzati ridotti in scheletro. Le braccia a forma di ali rappresentano la Divina Provvidenza che porta tali personaggi in Paradiso.
Onorificenze
Medaglia d'argento al merito civile
«Piccolo comune, occupato per la posizione strategicamente favorevole da un Comando dell’esercito tedesco impegnato a bloccare l’avanzata alleata verso il nord, fu oggetto di numerosi e violenti bombardamenti che procurarono la totale distruzione del centro abitato. Numerosi furono i cittadini che risultarono dispersi, che persero la vita fucilati a seguito della spietata rappresaglia tedesca o dilaniati dalle granate e dalle mine collocate sul territorio. I sopravvissuti, col ritorno della pace, affrontarono con fierezza la difficile opera di ricostruzione.»
Personalità legate a Orsogna
• Francesco Bartoletti, (Orsogna, 1855 - 1933), maestro orafo
• Gabriele Di Bene, (Orsogna, 1904 – Lanciano 1974), pittore;
• Modesto Parlatore, (Orsogna 5 marzo 1849 - Roma 6 marzo 1912), scultore;
• Modesto Salvini;
• Raffaele Carullo de domo filiorum Ursi, (Orsogna, 1623 – Orsogna 1652), Duca, patriota;
Eventi e tradizioni
Martedì di Pasqua, I Talami o festa della Madonna, sfilata di quadri biblici con giovani figuranti su autocarri e successiva processione della Madonna del Rifugio;
1 -2 agosto, festa della Madonna degli Angeli;
16-17 agosto, festa di San Rocco.
Frazioni: Feuduccio, Ritiro, San Basile, Sterparo, Valli-Coste di Moro.