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Cupello è un comune della Provincia di Chieti, in Abruzzo.

Il patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Ha tre frazioni: Bufalara, Ributtini, Montalfano.

Confina con i comuni di Fresagrandinaria, Furci, Lentella, Montenero di Bisaccia (CB), Monteodorisio, San Salvo, Vasto.

II paese è posto lungo la valle del Sinello.

Da vede­re, la chiesa par­rocchiale.

Il nome pare derivare alla presenza di miniere di argilla atte a fabbricare coppi.

La storia del paese è legata a Monteodorisio.

Fu colpito da un terremoto nel 1456 ed in seguito ripopolato mediante uno stanziamento di Schiavoni, fuggiti dai paesi balcanici, dai d'Avalos di Vasto nel XVI secolo.

In seguito subisce la dominazione degli Spagnoli, poi degli Austriaci ed infine dei Borboni fino all'arrivo dei Francesi.

Probabilmente sul suo territorio, come da re­perti archeologici, vi fu uno stanziamento, lega­to alla transumanza, già in epoca preromana.

No­tizie dell'attuale abitato risalgono al XV secolo.

Il borgo poi si sviluppò grazie ai d'Avalos, che favorirono l'agricoltura utilizzando colonie di "schiavoni", ossia slavi fuggiti dalle loro terre a causa delle incursioni turche.

Nel 1811 venne di­staccato dal comune di Monteodorisio, acqui­stando autonomia am­ministrativa.

Monumenti e luoghi d'interesse

• Antico borgo. Alcune cronache riferiscono che risale dal XVI al XIX secolo di cui il primo insediamento non risulta essere cinto da mura.

I palazzi fortificati sono: Palazzo Marchione che risale al XIX secolo ed il Palazzo Erminio Boschetti con torretta di cui il primo impianto è del XVIII secolo. o Palazzo Marchione. Oggi è sede del municipio.

Ha delle coppie di nicchie sulle facciate ove potevano essere inserite delle sculture. Pur non essendo un vero e proprio palazzo di difesa consta sul lato del cortile delle fuciliere e feritoie per la difesa personale. Forse questi elementi erano presenti sulle facciate prima di essere intonacate. o Palazzo Erminio Boschetti e Torretta Belvedere.

La facciata è settecentesca con partiture a cornice centinata. La copertura della scala a chiocciola ha elementi orientaleggianti. La torretta è la parte più antica del palazzo. Era un elemento difensivo come provano alcune feritoie lungo il lato del terrazzo. Del 1905 è un restauro. o

Altri palazzi dell'antico borgo:

§ Casa di Cesare e Mario Bellano. È a due piani, mentre il cornicione è a piastrini con figure vegetali. Alcune decorazioni in marmo su cornicione sono in stile liberty.

§ Palazzo Travaglino-Fiore. Risale al XVIII-XIX secolo. Consta di stilemi neoclassici.

§ Ex-Palazzo Chinni ora La Torriera. Risale al XIX-XX secolo la facciata è in laterizio e ciottoli di fiume in stile neoclassico.

§ Palazzo Boschetti Roberto. È sito sulla Via Istonia. Il palazzo è neoclassico così come gli elementi sulle finestre. Altri elementi sono neomedioevali.

§ Palazzo Lucarelli. La facciata consta di portone con ante lignee. Risale al XIX secolo.

§ Brancatello. È una tipica scalinata esterna delle case antiche. o Chiesa della Natività di Maria Santissima. È sita in Piazza Garibaldi.

Il primo impianto risale ad un periodo antecedente al XVI secolo. Anticamente era sita all'estremo ovest dell'antico borgo nella piazza anticamente detta dell'Olmo, chiamata così per via del grande albero posto davanti alla chiesa. La facciata è caratterizzata da rotondità dei vari registri, del portale, della finestra e del frontone.

Il portale è in pietra scolpita. Il campanile è stato restaurato da Giacomo Tornese nel 1830, è stato edificato in laterizio ed è a pianta quadrata. L'interno è a aula unica con volta a botte. Le decorazioni sono in stucco. all'interno vi è una statua lignea di San Rocco. Nell'abside vi è un muro edificato con ciottoli e laterizio.

• Resti archeologici

Località Colle Polercia. Risalgono al VII secolo. Presso un'antica masseria del XVIII-XIX secolo sono tornati alla luce un complesso residenziale con annesse terme di età tardo romana.

I reperti constano di varie strutture murarie relativi a locali ad uso abitativo con una struttura con soffitto a volta. L'insediamento era molto esteso.

Vi sono, tra l'altro: un vano con volta a botte, un parametro esterno in laterizio e cubilia recentemente trasformato in stalla, verosimilmente si trattava di una cisterna come dimostra l'interno impermeabilizzato con il cocciopesto.

Località La Botte. Risalgono all'età tardo-imperiale.

Oggi ne restano le fondamenta e parte di un edificio verosimilmente riferibile ad una cisterna di una villa romana che, come per i ruderi precedenti, è realizzato in cocciopesto. La volta a botte è per la maggior parte crollata.

La struttura è realizzata in opus incertum misto con l'opus reticolatum.

L'edificio è utilizzato per molti secoli.

Nel 1966 in questa zona è stata ritrovata una lastra in bronzo risalente al 384 d.C. che cita il latifondista romano Aurelio Evagrio Onorio.

Eventi e tradizioni

• Primo week end di maggio: festa del carciofo;

• 13 giugno: festa di Sant'Antonio da Padova;

• 16 agosto: festa di San Rocco;

• 17 agosto: festa dell’emigrante e sagra delle ndrocchie, piatto tipico locale;

• 8 settembre: festa della Madonna del Ponte;

• Prima domenica di ottobre: fiera della Madonna del Rosario.

tutti pazzi per la Civita

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