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Pizzoli è un comune della Provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

Il patrono, Santo Stefano protomartire, si festeggia il 26 dicembre.

Frazioni: Cavallari, Cermone.

Confina con i comuni di Barete, Capitignano, L'Aquila, Montereale.

Fa parte del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga

È adagiato ai piedi del Monte Marine.

Pizzoli, comprende l’abitato propriamente detto con i seguenti rioni: Villa Re (Caerè), Villa Perilli (Caepiriglju), Villa Toppo (Caetoppu), Villa Ospedale (La Illa), Castellina (Castillina), Villa S.Pietro (Santu Petri) e Villa Mazza (Caemazza), Vallicella, Colle, Santa Maria, Frattale, Collemusino, San Lorenzo.

Pizzoli ospita il Castello Dragonetti de'Torres.

Costruito nel seicento su progetto di Pietro Larbitro, è un edificio a pianta quadrata e torrette angolari, addossato ad preesistente una torre pentagonale del XII secolo.

I De Torres fecero demolire parte delle mura che circondavano la torre Medioevale per realizzare l'opera.

Il castello è stato restaurato recentemente.

Una vista notevole del castello, e di tutta la vallata, si può godere dalla Chiesa del Castello o della Santissima Croce.

La chiesa è un edificio a Pianta Ottagonale e fu costruita dai Dragonetti de Torres nella prima metà del 600 a conclusione della Via Crucis.

Si segnalano il palazzo Dragonetti de Torres, che si erge tra i pini, edificato nei primi decenni del XVII secolo su progetto dell'ingegnere militare Pietro Larbitro, e la vicina chiesa di Santo Stefano, dalla bella facciata in pietra.

La cittadina è formata per lo più da un unico complesso abitativo con le uniche due frazioni, Cermone e Cavallari, poste a sud dell'abitato, in corrispondenza del confine comunale con L'Aquila.

Con il nome Marruci si indica invece una località della stessa Pizzoli comprendente diverse contrade.

Il comune è noto anche per essere stato teatro, nei primi anni dell'unità d'Italia di una strage perpetrata da parte delle truppe piemontesi di occupazione sulla popolazione inerme.

Stragi simili avvennero anche a Pontelandolfo, Casalduni, Scurcola Marsicana, Isernia, Montefalcione e tanti altri luoghi.

Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte occidentale.

Il territorio comunale di Pizzoli è situato nell'entroterra abruzzese a poca distanza dal confine con il Lazio.

É circondato per tre quarti dal territorio comunale dell'Aquila, città a cui è congiunto da legami di natura sociale e storica, mentre ad ovest confina con il comune di Barete ed a nord tocca i territori comunali di Capitignano e Montereale.

Si estende in una valle interna della conca aquilana alle pendici del monte Marine, tra il fiume Aterno ed il Gran Sasso d'Italia; la sua altitudine varia tra i 682 ed i 2.132 m s.l.m.

L'abitato si sviluppa lungo la direttrice che va da sud-est a nord-ovest, parallelamente al corso del fiume.

Il Paese è situato presso la città romana di Amiternum, cui era probabilmente collegato, come si evince da alcune antiche epigrafi.

Viste le particolari caratteristiche geo-morfologiche del territorio, la zona era di fatto una area confine, sin dai tempi delle migrazioni delle popolazioni picene che in epoca pre-romana, quando divenne la zona di confine tra le popolazioni Sabine e le genti Vestine.

In seguito seguì le sorti della città di Amiternum, che in epoca augustea divenne una Prefettura della IV Regio "Sabina e Sannio".

A seguito della decadenza di Roma e della antica città di Amiternum, gli abitanti si distribuirono nei molti "vici" e "ville" abitati sino all'alto medioevo, prima di subire un lento e progressivo abbandono.

Il territorio appartenne all'Abbazia di Farfa, alla Diocesi Amiternina, ed in seguito alla Diocesi Reatina.

Nel secolo VI si ha notizia di una comunità pre-monastica che si riuniva attorno ad Equizio (Sant'Equizio). Un nucleo abitato, sito in località San Lorenzo, resistette alle incursioni saracene ed alla dominazione longobarda.

Nel 1185 “Castrum Piczolum", "San Vittorino" e "Rocca di Corno" risultano appartenere a Vetulo Gentile. Nel Medio Evo, Castrum Piczoli (Pizzoli), uno dei castelli del Contado dell'Aquila, partecipò alla fondazione della città dell’Aquila, ed alla costruzione della Chiesa di San Lorenzo nel quartiere di San Pietro.

Quando all’inizio del XVI secolo la città dell'Aquila si ribellò a Carlo V, Pizzoli, su ordine del Re, venne messa sotto il controllo di Francesco Aldana (1533) e più tardi di Giovanni De Felicis, successivamente di Pietro Gonzales, di Alfonso Basurto, e di Dianora di Nocera che, nel 1575, lo vendette a Ferrante de Torres, i cui discendenti lo tennero finché il feudalesimo fu abolito nel 1809.

Nel 1703, il patrimonio edilizio di Pizzoli fu quasi completamente raso al suolo e vi furono molte vittime tra la popolazione, a causa del terribile terremoto che distrusse anche la vicina città dell'Aquila.

Per la sua vicinanza alla strategica città dell'Aquila, Pizzoli fu spesso sede di acquartieramenti militari.

Vi si stanziarono spesso truppe di passaggio, i Francesi nell'Ottocento ed i Tedeschi nell'ultima guerra, che collocarono il loro comando nel castello De Torres.

Gemellaggi

Carpino (Foggia) 

Personalità legate a Pizzoli

Ambrogio da Aquila

Eldo Del Papa

Elia Federici, impresario edile

Giovanni John Di Silvestro

Saturnino Gatti

Eventi e tradizioni

17 gennaio: festa di Sant’Antonio abate;

25 marzo: fiera-mercato.

10 agosto: festa di San Lorenzo;

Seconda settimana di agosto:  festa della Fraternità (con stand gastronomici);

8 settembre: fiera-mercato.

tutti pazzi per la Civita

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