San Giovanni Teatino è un comune della provincia di Chieti, in Abruzzo.
Il patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.
Ha diverse frazioni: D'Ilio, Di Nisio, Dragonara, Fontechiaro, Sambuceto, Valle Lunga.
Confina con i comuni di Cepagatti (PE), Chieti, Francavilla al Mare, Pescara (PE), Spoltore (PE), Torrevecchia Teatina.
È posto su un colle dal quale si domina il fondovalle del Pescara.
La sede comunale è posta nella razione di Sambuceto, superiore per numero di abitanti allo stesso capoluogo.
Da vedere la chiesa parrocchiale, dall'elegante facciata, edificio costruito agli inizi dell’800.
Resti di strutture di epoca preromana e romana sono venuti alla luce in più contrade del comune.
Fino al 1894 il paese si è chiamato Forcobobolina.
Il suo agro viene ricordato dal XII secolo: in un documento del 1173 è menzionata una Situa Sambuceti.
Da quella data, fino all'eversione della feudalità, appartenne alla Mensa vescovile di Chieti.
Negli ultimi decenni ha avuto grande sviluppo l'area industriale ubicata nella frazione Sambuceto, lungo la Tiburtina Valerla.
Delle frazioni che compongono il comune, è di particolare importanza Sambuceto, dove è presente la sede comunale, oltre alle maggiori industrie e centri commerciali della Val Pescara.
Sambuceto occupa la porzione valliva del territorio comunale.
Il territorio e l'abitato fanno parte integrante dell'area urbana pescarese, e di quest'ultima seguono le dinamiche evolutive.
Il paese fu chiamato Forca Bobolina da Forca che significa valle stretta o forra e da bos-bovis ossia bue.
L'ipotesi di popolus, ossia pioppo, venne accantonata per via che il paese non venne mai chiamato Forcapopolina in favore di Forcabobolina e Forcabovolina.
Il paese, che viene chiamato Forca Bobolina fino al 1894, è legato strettamente alle vicende storiche di Chieti
Il comune è suddiviso in due centri: San Giovanni alto e Sambuceto.
I due centri sono soggetti alle dipendenze di Aterno-Pescara e di Chieti in tutto il periodo che va dall'XI secolo al XII secolo. Chieti non fu solamente il centro del potere episcopale e comitale, ma anche come polo politico-culturale.
La prima citazione del comune risale al 1095 quando vengono citati un castellum Furca, ossia un castello di Forca, e di una silva di Sambuceti, ossia una foresta di Sambuceto, quando il comune fu donato dal conte normanno Roberto I di Loritello al vescovo di Chieti Rainolfo che, successivamente, nel 1099 dona il castello di Furca e di Villamagna ai suoi due nipoti.
Nel XII secolo, l'aumento della popolazione portò alla costruzione della chiesa di San Giovanni.
Se la conquista normanna ha il potere di attenuare i legami tra il castello di Furca ed Aterno il territorio di Sambuceto e la sua silva sono ancora alle dipendenze di Aterno come attesta un diploma del 1195 di Enrico VI di Svevia quale viene citata una silva et territorium Sambuceti come dipendenza di Pescara.
In un documento del 1226 di Federico II di Svevia attesta che mentre Chieti è per Furca un riferimento politico-istituzionale, Pescara è un polo di orientamento economico.
Nel 1692, come attesta una bolla conservata nel Capitolo Metropolitani di Chieti cita che alcuni clerici chiedono in enfiteusi fino alla terza generazione una masseria posta a Forca Bobolina.
Nel 1697 nel catasto preonciario vengono conservati tutte i documenti atto a creare il catasto onciario redatto tra il 1743 ed il 1743 e conservato nell'Archivio di Stato di Napoli.
Da Villareale dipendevano le parrocchie di San Giovanni di Forcabobolina, San Rocco di Torrevecchia e di San Giuseppe di Castelferrato, i coadiutori della chiesa madre risiedevano tuttavia in ciascuna di queste chiese.
Nel 1844 le due chiese di San Giovanni Teatino non vengono citate come chiese parrocchiali ma come dipendenti di Villareale. In seguito Gabriele D'Annunzio cita Sambuceto ed il culto di San Rocco nella novella "La vergine Orsola" nelle sue Novelle della Pescara.
Fino al 1914 San Giovanni alto si staccherà da Villareale, mentre Sambuceto solamente nel 1923.
Eventi e tradizioni
20 – 21 agosto, Festa di San Gabriele e di San Rocco.