Luco dei Marsi è un comune della provincia dell’Aquila, in Abruzzo.
Il patrono, San Bonifacio, si festeggia la terza domenica d’agosto.
Ha una frazione: Petogna.
Confina con i comuni di Avezzano, Canistro, Capistrello, Celano, Civita d'Antino, Civitella Roveto, Trasacco.
L'abitato, che si sviluppa ai margini della piana del Fucino, ha nella parrocchiale settecentesca di San Giovanni Battista, dall'elegante facciata, l'edificio più notevole, ma il monumento di maggiore importanza è poco fuori dell'abitato: la chiesa di Santa Maria delle Grazie, già esistente nel X secolo, e poi ricostruita nel Duecento e restaurata dopo i danni del terremoto del 1915, con bel portale centrale e all'interno, scompartito in tre navate, interessanti statue lignee
Numerose sono le testimonianze storiche, monumenti, opere d'arte e resti archeologici, del passato di Luco dei Marsi, che vanno dall'età del Bronzo fino al Medioevo e al Rinascimento.
Caratteristico anche il centro storico con i tipici vicoli gradonati che scendono verso l'antica riva del lago Fucino e che conservano la memoria del passaggio da borgo di pescatori a paese di agricoltori.
Numerose sono le testimonianze storiche, monumenti, opere d'arte e resti archeologici, del passato di Luco dei Marsi, che vanno dall'età del Bronzo fino al Medioevo e al Rinascimento.
Caratteristico anche il centro storico con i tipici vicoli gradonati che scendono verso l'antica riva del lago Fucino e che conservano la memoria del passaggio da borgo di pescatori a paese di agricoltori.
Sorse probabilmente per ospitare i lavoratori dell'emissario del Fucino, costruito in sotto l'imperatore romano Claudio.
Il nome deriva da un bosco vicino, sacro alla Dea Angizia (Lucus Angitiae), che aveva insegnato ai Marsi, popolazione del luogo, l'utilizzo delle erbe medicinali e l'addestramento dei serpenti.
Durante il medioevo, Luco fu incluso nei feudi dei d'Avalos, per poi passare ai Colonna. Venne colpito da un terremoto il 13 gennaio 1915.
Sorse probabilmente per ospitare i lavoratori dell'emissario del Fucino, costruito in sotto l'imperatore romano Claudio.
La zona era abitata già in epoca preromana, come attestano i reperti rinvenuti a breve distanza dal paese, che si è sviluppato nel Medioevo.
Il toponimo pare che derivi da Lucus Angitiae, un bosco sacro alla dea Angitia, che aveva insegnato ai Marsi, popolazione del luogo, l'utilizzo delle erbe medicinali e l'addestramento dei serpenti.Fu a lungo feudo dei d’Avalos e quindi dei Colonna.
Venne gravemente danneggiato dal terremoto del 1915.
Personalità legate a Luco dei Marsi
Eventi e tradizioni
Pentecoste: fiera e manifestazione in costume;
Prima domenica d’agosto: festa di Sant’Antonio, di San Rocco e della Madonna delle Grazie;
30 novembre: festa di Sant’Andrea