Caldari (Villa Caldari) è una frazione del comune di Ortona, situata a circa 6 chilometri dal mare.
Il santo patrono di Caldari è San Zefirino Papa, festeggiato il 26 agosto.
Vengono commemorati anche San Rocco il 25 agosto, Sant'Antonio il 13 giugno, Sant'Emidio il 10 settembre, San Vincenzo il giorno del Lunedì dell'Angelo, San Sebastiano il 20 gennaio e la Madonna di Fatima il 13 maggio.
Con le leggi francesi sull'abolizione del feudalesimo e con il passaggio dei beni ecclesiastici al demanio comunale si crearono i presupposti per la nascita del comune di Caldari.
Le tendenze autonomistiche, infatti, cominciarono a manifestarsi dal 1750 quando i caldaresi avevano raggiunto un adeguato sviluppo e rivolsero una istanza al re di Napoli Carlo III di Borbone per potersi staccare dal comune di Ortona.
Il re però, dietro le pressioni dei Decurioni ortonesi, non acconsentì alla richiesta.
All'inizio del XIX secolo fu anche preparata un'adeguata documentazione con lo scopo di motivare la richiesta di autonomia di Caldari e delle tre Ville ossia Villa Torre, Rogatti e Iubatti.
Nella documentazione veniva messo in risalto che il numero della popolazione era sufficiente per far fronte alle spese comunali.
Queste ragioni vennero accolte dal Consiglio dell'Intendenza di Chieti che, con documento del 22 gennaio 1811, invitava il sindaco di Ortona a predisporre gli atti dovuti per l'attuazione della scissione.
Il Ministro degli Interni di Napoli approvò la formazione del comune di Caldari con atto del 30 marzo 1811, seguito dall'ordinanza del 10 aprile ad opera dell'Intendenza di Chieti.
Successivamente, anche nell'ambito di un progetto di riforma delle Amministrazioni comunali, Ferdinando II decretò la riaggregazione ad Ortona del comune di Caldari, a partire dal 1º gennaio 1840.
Il Tratturello, che attraversa la stazione di Caldari e tocca il paese, esiste da tempo immemorabile, fin dalla Preistoria.
Questa strada è così chiamata, per distinguerla dal Tratturo magno di Sulmona ed altri tratturi più importanti.
Dall'avvento dei Sanniti, Frentani in particolare, fino a periodi storici più recenti, esso è stato assiduamente percorso da ogni sorta di viaggiatore.
C'è da ricordare che, la Principessa Santa Brigida di Svezia, personaggio di rilievo della storia e della politica del XIV secolo, transitò certamente per quella strada.
Proveniente da Roma, Passolanciano, Pennapiedimonte; dopo essersi fermata ad Arielli, ultima tappa, prima di Ortona, dove esisteva un ricovero per i pellegrini, sarà senz'altro passata per Caldari percorrendo il Tratturello.
A tutt'oggi, la strada del Tratturello rappresenta una essenziale via di collegamento sia con la Statale Marrucina, sia con la provinciale per Lanciano.
Monumenti e luoghi d'interesse
• Chiesa parrocchiale. Risale al XVI secolo. Nel 1913 è stato restaurato l'organo. Di particolare interesse sono le campane dedicate a dei santi.
Tradizioni
Sagra delle penne all'arrabbiata
Questa sagra è organizzata dalla "Pro Loco" di Caldari e si svolge nella piazza del paese che viene chiusa al traffico.
Lo spazio antistante la chiesa, appunto "la piazza", cambia faccia: tavoli, panche, bandierine colorate, capanno per i cuochi, palco dove si esibiranno i musicisti per allietare la serata delle centinaia di commensali!
Non mancano gli odori di cucina: pomodoro fresco, che unito al peperoncino condirà le penne sempre rigorosamente al dente, arrosticini, patatine fritte...e per la gioia di coloro che accompagnano il pasto con un buon bicchiere di vino, decine di brocche colorate contenenti vino rosso o bianco delle cantine locali!
Non manca la frutta: uva locale e anguria per rinfrescare il palato nella calura della serata!
Per concludere con un buon dolcetto della tradizione contadina!
Ma come ogni cosa, anche la nostra sagra si è evoluta e negli ultimi anni il menù si è arricchito di panini con salsicce e la tipica "pizz e fuojie", mistura di verdure diverse con l'aggiunta di pizza di farina gialla.
È prevista per i primi giorni di agosto...
Benedizione degli attrezzi agricoli
Negli anni '60 e '70 in sostituzione della benedizione degli animali domestici effettuata tradizionalmente nella festività di San Vincenzo, venne istituita la "benedizione dei trattori" che ormai avevano quasi completamente rimpiazzato gli animali da lavoro stessi.
La benedizione dei veicoli agricoli, ma anche di auto in genere, solitamente avviene nella piazza della chiesa e lungo il corso principale il giorno di Pasquetta (lunedì dell'Angelo).
Festa in onore di Sant’Emidio
La festa di Sant'Emidio vescovo e martire che a Caldari si celebra il 10 settembre, dopo la processione serale, vengono effettuati i celebri fuochi pirotecnici in piazza: molto suggestivi proprio perché fatti al centro del paese.
Questa tradizione è nata nel 1881, in occasione della forte scossa sismica che interessò anche Caldari.
Proprio il 10 settembre mattina: per ringraziare il Santo dello scampato pericolo, si iniziò dapprima ad accendere dei mortaletti (bombette); successivamente la tradizione prese piede fino ad arrivare al fulgore degli anni '60, '70 ed oltre.