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Charles PolettiCharles Poletti, militare e politico statunitense, nasce il 2 luglio 1903 a Barre, nello stato americano del Vermont, e muore a Marco Island in Florida, l’8 agosto 2002.

E’ stato vice governatore di New York tra il 1942 e il 1943, e per un mese ha ricoperto anche la carica di governatore.

E’ stato il primo americano di origine italiana a ricoprire tale carica.

Colonnello durante la seconda guerra mondiale, fu in Italia al seguito delle truppe di occupazione e fu a capo dell'Aministrazione militare alleata, prima in Sicilia dal luglio 1943 al febbraio 1944, poi a Napoli e infine a Milano.

Muore nel 2002 all'età di 99 anni; al momento della morte era l'ex governatore statunitense più longevo.

È sepolto al cimitero di Calkins ad Elizabethtown, nel Kentucky.

Figlio di genitori italiani: il papà Giuseppe era originario di Pogno, un comune della provincia di Novara, in Piemonte, sulle colline che incorniciano il lago d’Orta, e la mamma Carolina Gervasini, di Varese.

Suo padre,di professione scalpellino, emigrò da Pogno negli Stati Uniti a fine ottocento, alla ricerca di lavoro e di una nuova vita.

Il giovane Charles si mette in luce come studente modello già al liceo, e poi si paga l’università di Harvard vincendo numerose borse di studio.

Per aiutarsi negli studi fa anche il venditore di giornali, il servitore alle tavole calde, il camalo sui barconi per il trasporto del bestiame, l’insegnante di ripetizioni.

Attività tipiche dei giovani americani non benestanti.

Nel 1924 si laurea in scienze politiche e successivamente in giurisprudenza.

Vince il concorso internazionale intitolato a Eleonora Duse e guadagna due anni di studio all’università di Roma dove perfeziona il suo italiano imparato in casa.

Più tardi studia a Madrid apprendendo anche la lingua spagnola.

Nel 1928 trova immediato impiego presso uno dei più importanti studi legali di New York, studio diretto da John W. Davis candidato alla presidenza per il partito democratico.

Dagli anni Trenta in poi, Charles Poletti -tenace e dotato di spiccata intelligenza- sviluppa anche una carriera pubblica come consigliere nazionale democratico e come consigliere personale di Herbert Lehman, governatore di New York.

Diventa vice-governatore di New York, e poi coordinatore di pianificazione per la difesa nazionale, accelerando il programma di preparazione all’imminente guerra.

Ed è proprio la seconda guerra mondiale a lanciare Charles Poletti sulla scena mondiale.

Nel 1943, quando americani e inglesi preparano l’invasione della Sicilia, l’avvocato nuovyorchese è nominato assistente speciale del ministro della guerra.Charles Poletti sbarca in Africa Settentrionale, ad Algeri, nel maggio del 1943, ed entra a far parte del quartier generale di George Smith Patton, che comanderà l’invasione alleata della Sicilia.

Il suo impatto con l’invasione è morbido perchè il colonnello americano non ha compiti militari, bensì di coordinamento di tutto il lavoro dello spionaggio, del controspionaggio e dei rapporti con la popolazione siciliana.

Vengono attribuiti a Poletti anche contatti con elementi italo-americani legati alla mafia, con il preciso intento di agevolare le truppe alleate nella conquista dei centri vitali della Sicilia.

In ogni caso, Charles Poletti si comporta come un vero capo diventando il Governatore della Sicilia e poi di parte del Nord Italia dal luglio 1943 al maggio 1945.

Particolarmente interessante la visita al paese dei suoi genitori, Pogno, che Charles Poletti realizza nella primavera del 1945 e lui stesso racconta in una lunga intervista rilasciata al giornalista Liebmann.

A Pogno viene accolto come un trionfatore accompagnato dal commissario comunista “Cino” Moscatelli, con i suoi partigiani.

A Pogno conosce la zia Savina, l’ultima parente del ceppo dei Poletti.

Charles Poletti è uno dei primi ad arrivare a piazzale Loreto dove sono esposti i corpi di Mussolini e degli altri capi fascisti uccisi sul lago di Como.

Venne ricevuto sia da papa Pio XII che dal cardinale Montini, futuro papa Paolo VI; ebbe contatti con il generale Rodolfo Graziani, con il generale Raffaele Cadorna, coordinatore del Comitato di Liberazione Nazionale con Ferruccio Parri, con molti uomini politici e figure rappresentative del dopoguerra in Italia.

Il 20 luglio 1945 è decisamente una giornata “storica”  per Novara: vengono in visita ufficiale in città nientemeno che il generale Marshall  e il colonnello Charles Poletti allora governatore della Lombardia.

Accolgono gli illustri ospiti il vescovo di Novara, Leone Ossola, il prefetto Piero Fornara e il sindaco “Cino” Moscatelli.

Quando torna a New York dalla moglie Jean e dai suoi tre figli, Charles Poletti riceve numerose decorazioni e onorificenze per la preziosa opera svolta durante l’occupazione delle truppe alleate in Italia.

Riprende la sua attività sia politica, nel partito democratico, che di avvocato, brillando soprattutto come presidente della Fiera mondiale di New York.

Fonti: Gianfranco Capra - www.oknovara.it

tutti pazzi per la Civita

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