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Serramonacesca, è un comune della Provincia di Pescara, in Abruzzo.

Il patrono, Sant’Antonio da Padova, si festeggia il 13 giugno.

Frazioni: elenco in fondo alla pagina.

Confina con i comuni di Casalincontrada (CH), Lettomanoppello, Manoppello, Pretoro (CH), Roccamontepiano (CH)

Fa parte del Parco Nazionale della Majella.

Sorge alle falde del Monte Piano di Taricca, del massiccio della Majella, nei pressi del fiume Alento, tra boschi e uliveti.

Di interessante ha la chiesa parrocchia­le di Santa Maria Assunta. e ai bordi di uno dei bracci secondari del tratture magno, ma soprattutto sorge all'ombra di San Liberatore a Majella, la grande abbazia cassinese che la leggenda ricollega a Carlo Magno e la storia attribuisce, per quanto riguarda gli splendori della ricostruzione avvenuta tra il 1007 e 1019, al mona­co Teobaldo.

Nel Medioevo vengono citati più volte Castel Menardo e Costrum Polegrae, che esistevano sul suo territorio.

Castel Menardo risulta già distrutto nel 1492.

La storia del borgo è legata a quella del mo­nastero benedettino di San Libera­tore a Majella - di cui la più anti­ca menzione risale all'884 - che ne fu feudatario.

Fuori dell'abitato è una delle più importanti chiese medievali della regione: San Liberatore a Majella, un tempo facente parte di un va­sto complesso abbaziale.

L'edificio, che si presenta nella ricostru­zione dell’XI secolo, è stato recuperato alcuni decenni fa grazie ad un restauro dopo un lungo abbandono.

Attraverso i bei portali ro­manici di cui si orna la facciata, affiancata da una possente torre campanaria, si accede all'interno, scompartito in tre navate, quel­la centrale ha i finestroni dalle eleganti mostre cinquecentesche in pietra, con i resti del prezioso pavimento duecentesco in opus sectile, cosmatesco, e l'ambone del XII secolo, rimontato nel corso dell'ul­timo restauro.

Da visitare pure l'eremo rupestre di Sant’Onofrio.

Il paese è cresciuto ed ha costruito la sua vicenda sociale nell'ambito dell’economia pastorale e della cul­tura monastica di impianto curtense.

Ancora oggi certe attività sviluppatesi nella costruzione del complesso abbaziale, come la pra­tica dell'intaglio della pietra, mantengono una posizione importante nell'artigianato locale.

Allo stesso modo alcuni caratteri della religiosità popo­lare sono riconducibili a consuetudini le cui origi­ni vanno ricercate nei rapporti tra la classe mona­stica dominante e quella dei contadini sottomessi alla imposizione delle decime e dei tributi.

In questa dimensione si inquadra la tradizione dei miejie, gli omaggi, che il popolo di Serramonacesca attribuisce, la prima domenica di settembre a Sant'Antonio di Padova, detto in paese Sant'Antoniucce, per le modeste dimensioni di una artistica ed antica statua a cui è riferita la devozio­ne popolare.

Personalità legate a Serramonacesca

Francesco Nicola Mancini

Eventi e tradizioni

12-13 giugno: feste di Sant’Onofrio e di Sant’Antonio da Padova;

Seconda settimana di luglio: festa dell’emigrante;

Terza domenica di settembre: festa del Santo Liberatore.

Frazioni: Colle Serra, Garifoli, San Gennaro, San Ienno.

tutti pazzi per la Civita

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